Carissimi amici nerazzurri e simpatizzanti tutti, siamo alla decima vittoria consecutiva ed è record, ad uso Inter che può ancora migliorare,a nove partite dalla fine del campionato, ormai definitivamente in mano alla beneamata, cui lo scudetto non può e non deve sfuggire, considerata la grinta, la determinazione, la forza che la caratterizzano. Sono 11 i puniti di distacco dal Milan e 12 dalla Juventus. Conte le vorrà vincere tutte, con la gioia di poter interrompere il dominio dei bianconeri durato ben nove anni, sì, proprio lui che della Juventus è stato un simbolo, sia da calciatore che da allenatore. Sicuramente lotterà come un leone sino alla fine, per non farsi sfuggire questa ghiotta occasione. Ci si può ora spingere in pronostici, certo, senza mai abbassare la guardia. Quel che conforta è la prestazione , sempre in crescita, figlia della caratteristica contiana: bisogna saper vincere, ma bisogna saper soffrire. Il Sassuolo ha avuto per tutta la partita il maggior possesso palla, ma chi ha fatto i gol che contano è stata l’Inter, con la meravigliosa coppia Lula, vera spina nel fianco di tutte le difese del mondo. Splendidi entrambi i gol, per coralità, fattura ed esecuzione, con azioni travolgenti, la prima che parte da un lungo lancio a memoria di Lautaro per Young che a sua volta crossa per Big-Rom che di testa mette fuori causa il portiere, la seconda il più classico dei contropiede, a tre tocchi, Barella, Lukaku, Lautaro. Sono cose che si vedono raramente sui campi di calcio. Il bello dell’Inter è proprio qui, nella straordinarietà dei suoi interpreti che possono permettersi di prendere un gol a cinque minuti dalla fine, senza compromettere il risultato e, invece, di sfiorare il gol sicurezza in almeno altre due occasioni, dimostrando di essere davvero una grande squadra. Non esistono seconde linee, tutti quelli che entrano in gioco sono all’altezza della situazione, mostrando una sincronia sia in fase di possesso che non possesso ed aiutandosi vicendevolmente. In questa condizione di forma avremmo potuto arrivare in fondo alla Champions, è stato un vero peccato. Per il gol subito non mi preoccuperei, perchè in quel momento eravamo in dieci uomini, con Skriniar fuori e sul rigore non concesso al Sassuolo direi che è stata una giusta decisione dell’arbitro che, tra l’altro, aveva sorvolato precedentemente su un fallo di mano in area nettissimo di un neroverde. L’Inter ha meritato di vincere per intelligenza tattica, coesione e per il diamante grezzo che ora è sempre più puro e lucente, ovvero LUKAKU! Forza Inter!!!! Ce la faremo!