Carissimi amici nerazzurri e simpatizzanti tutti, che dire? Lasciando perdere per un attimo il lato emozionale dell’incresciosa ed inaspettata situazione, è doveroso dire che l’Inter perde rovinosamente per la quarta volta con squadre al vertice, tre delle quali dirette concorrenti per il titolo e sempre nella stessa scellerata maniera, ovvero per rimonta dell’avversario. Ci auguravamo tutti che la sosta avesse potuto rigenerare la squadra, ma ciò non è accaduto e ci ritroviamo davanti una compagine in disarmo, con una difesa squinternata, un portiere catastroficamente inesistente, per non dire morto ed un allenatore allo sbando, che si difende con un atteggiamento presuntuoso, dicendo sempre le stesse cose, con lo stesso tono, con una sicumera fuor di luogo, affermando anche di essere contento della prestazione della sua squadra, ammettendo che la sconfitta è bruciante e si deve leccare le ferite per la quinta volta, compresa la disfatta con il Bayern di Monaco. Patetico! Roberto Mancini, per molto meno, cioè per essere stato eliminato agli ottavi in Champions League, si dimise, nonostante i tre scudetti consecutivi vinti, due Coppe Italia e due Supercoppe italiane, ma siamo evidentemente su un altro livello. Stasera stessa, a mio modo di vedere, Inzaghi avrebbe dovuto avere il coraggio di farlo. Della partita salverei solo l’instancabile Dimarco e Calhanoglu per il gioco e per la splendida punizione che ha colto la traversa. Per il resto solita assenza di corsa e di ritmo, nessuno che salta l’uomo, difesa disordinata e arruffona. Pertanto vittoria meritata della Roma, con lo stratega Mourinho, capace di affondare nelle evidenti debolezze di un’Inter anergica e inconcludente che, dopo otto giornate di campionato, si trova con un numero di sconfitte pari a quelle di tutto l’anno scorso. Purtroppo i numeri sono questi ed inchiodano il mister alle sue responsabilità. Le cause sono probabilmente tante: aver messo Skriniar sul mercato ha nuociuto tanto sul rendimento del giocatore, non aver concluso con Dybala nè con Bremer ha reso più fragile l’ambiente, essersi lasciati sfuggire Perisic a parametro zero è stato letale, il rientro di Lukaku, peraltro ora infortunato, è stato destabilizzante, Inzaghi ha fatto il resto con la sua ormai proverbiale testardaggine e la sua palese inadeguatezza nei cambi, per ultimo è finito l’effetto Conte. In conclusione, l’analisi del momento negativo è questa, a prova di smentite ed il cambio di passo si può ottenere solo con la sostituzione immediata dell’allenatore, non solo per i risultati deludenti, ma anche e soprattutto per la qualità scadente del gioco. Se questo non avverrà, non per essere profeta di sciagure, è probabile che non ci qualificheremo nemmeno per la Champions, perchè è evidentemente scomparsa la grinta, la determinazione, la voglia di vincere. Noi, appassionatissimi tifosi, quest’Inter così non la vogliamo, non ce la meritiamo: il messaggio è forte e chiaro: esonero di Inzaghi, senza discussione. Questo è il mio pensiero, per tornare ad urlare Forza Inter ed essere finalmente ascoltato, come hanno fatto gli encomiabili spettatori di San Siro sino all’ultimo, purtroppo con scarso successo.
Francesco Mininni Opinionista Inter Club Bari