Carissimi amici nerazzurri e simpatizzanti tutti, sold out a San Siro, che spettacolo! 73.000 spettatori, di cui seimila della Salernitana. Cornice stupenda, per dar forza ad una squadra in netta ripresa, sia sul piano del gioco che dei risultati. Va dato atto al mister Inzaghi che ha raccolto le critiche, facendo esperienza ed operando una piccola rivoluzione, anche in ragione degli infortuni occorsi a Lukaku prima e a Brozovic dopo che hanno aperto la strada ad altre soluzioni, rilevatesi giuste. Cominciamo dal portiere Onana, giovane, di buona tecnica che dà sicurezza all’intero reparto difensivo che ne beneficia, qualsiasi siano gli interpreti: non solo partenze dal basso, ma lanci lunghi a trovare la punta smarcata, piedi buoni, grande tono atletico, pochissimi errori, peraltro mai banali. L’inserimento di Calhanoglu (oggi migliore in campo) come play maker è stata una mossa indovinatissima, come anche l’utilizzo stabile di Mkhitaryan che supporta a meraviglia il centrocampo che libera così ancor meglio i quinti Dumfries e Dimarco che svariano sulle fasce con i loro cross tesi e profondi, esaltando la manovra corale, finalizzata alla perfezione da Lautaro Martinez in grande forma. Barella è giustamente inamovibile, vero centrocampista europeo per la grande corsa, il raccordo tra i reparti, la capacità di andare frequentemente a rete, inserendosi magnificamente tra le linee, come ha fatto oggi, su splendido assist di Calhanoglu, stoppando la palla con il destro, dribblando il difensore con il ginocchio e tirando chirurgicamente con il sinistro, tutto in area di rigore. Chapeau! ‘E stato il suo un grande merito, perchè ha messo al sicuro il risultato al 58°, da allora in poi la Salernitana non è esistita più e l’Inter ha rischiato di segnare il terzo gol con Correa. Da un punto di vista tecnico tattico, a mio modo di vedere, questa è stata la partita migliore dell’Inter in campionato, perchè è stata sempre attenta, concentrata, senza sbilanciarsi, è stata squadra in tutto, come ampiamente dimostra il primo gol al 13° di Lautaro Martinez, terminale di una splendida azione che ha visto interpreti in successione Calhanoglu, Dumfries e Barella. Bellissimo il gesto tecnico del toro che si è spostato la palla sul destro, partito da ben 25 metri che non ha dato scampo a Sepe, perchè la palla è battuta a terra, prima di trafiggerlo. Insomma, i fondamentali oggi ci sono stati tutti: tecnica, grande qualità, concentrazione, voglia di vincere. L’Inter, per risalire la classifica deve continuare così, con i piedi per terra, ragionando. In questo sono state fondamentali le due partite in Champions con il Barcellona, le hanno dato fiducia e responsabilità, le hanno fatto ricordare che è una grande squadra. Se il gruppo rimarrà sempre sul pezzo ci toglieremo grandi soddisfazioni. Forza Inter!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Francesco Mininni Opinionista Inter Club Bari
Francesco Mininni Opinionista Inter Club Bari