Carissimi amici nerazzurri, ciò che non è successo a Barcellona è invece accaduto stasera. L’Inter ha vinto 4 a 3, all’ultimo secondo, con un gol di Mkhitaryan che le ha regalato tre punti importantissimi per rimanere agganciata al gruppo di testa: all’ultimo respiro Dzeko allarga per Barella che crossa basso sul secondo palo, Venuti lo anticipa ma, nel rinviare, colpisce l’armeno e la carambola manda il pallone in porta. Goduria massima per il popolo interista che inneggia alla sua Pazza Inter che ci ha creduto sino all’ultimo, con il piglio della grande squadra e tristezza profonda per la Fiorentina che aveva rimontato per ben due volte. Ma il calcio è questo e, specie quando si manifesta il DNA dell’Inter, regala emozioni indimenticabili. Inutili, a parer mio, le recriminazioni di Italiano che si stavano trasformando in rissa per un presunto fallo di Edin sul difensore della Fiorentina che non è riuscito a fermarlo. Abbiamo iniziato dalla fine, perchè rappresenta il pathos della partita, rocambolesca e spettacolare. Bene la grinta, il cuore, il recupero in extremis che significa tanto, per il morale. Sugli scudi ancora una volta Barella e Lautaro che hanno aperto le marcature con due gol di pregevole fattura, al 2° e al 15°, il primo per un assist splendido di Lautaro che ha trovato pronto Nicolò che ha infilato il portiere di destro esterno, il secondo per un recupero palla del Toro a centrocampo che ha aggredito lo spazio, ha dribblato due difensori come fossero birilli e ha battuto implacabilmente a rete, di sinistro. Inter in cattedra e padrona del gioco, sin quando al 33° Cabral realizza il rigore, concesso per un fallo di Dimarco su Bonaventura. I nerazzurri si disuniscono e la Fiorentina comincia a spingere, credendoci, sin quando pareggia con un gran gol di Ikonè che punta Acerbi e lascia partire un tiro a giro che colpisce la traversa e si insacca alle spalle di un incolpevole Onana. Immediatamente dopo Inzaghi sostituisce Correa con Dzeko e l’Inter reagisce bene ed infatti è proprio il bosniaco a movimentare l’attacco, prima con un assist a Barella che viene fermato da Terracciano al 67° e poi, al 70° con un altro a Lautaro che viene steso dal portiere: calcio di rigore ed esecuzione perfetta di Lautaro Martinez che riporta l’Inter in vantaggio sul 3 a 2. Nel frattempo Dimarco lascia spazio a Gosens e Darmian a Dumfries che rivitalizzano la manovra. Comunque l’Inter cerca di abbassare il ritmo, per controllare meglio la gara, all’85° sostituisce Lautaro con Bellanova, ma la Viola al 90° pareggia con Jovic, in acrobazia, da palla inattiva da calcio d’angolo e sponda di Milenkovic, con un tiro in diagonale a mezza altezza. La Fiorentina si gasa e cerca di vincere la partita, ma il recupero di Dzeko a centrocampo innesca l’azione del quarto gol definitivo dell’Inter. Ormai non c’è più tempo. Che grande partita, piena di capovolgimenti di fronte! L’Inter ha dimostrato di esserci, sotto tutti i punti di vista, mettendosi definitivamente alle spalle quel brutto periodo e rilanciandosi in campionato, grazie alla ripresa dell’attacco (unica nota stonata Correa) e ad un sontuoso centrocampo. La difesa è ancora da migliorare e siamo in attesa del rientro di Lukaku e Brozovic , due grandissimi giocatori. Tutto ci fa ben sperare, anche Inzaghi che dimostra maggiore flessibilità e capacità di vedere bene i vari momenti del match. Continuiamo così. Forza Inter!!!!
Francesco Mininni Opinionista Inter Club Bari
Francesco Mininni Opinionista Inter Club Bari