Carissimi amici nerazzurri e simpatizzanti tutti, siamo alla nona vittoria consecutiva e l’abbraccio di Conte ad Oriali a fine partita la dice lunga sulla gioia e l’intesa che questi due grandi uomini di sport e di calcio hanno e sul pregustare un traguardo ormai alla portata che solo la matematica dovrà ratificare, prima della fine del campionato. Il vantaggio è talmente cospicuo che, solo per scaramanzia, anche noi tifosi interisti non pronunciamo quella parola magica che ci manca da una decina d’anni. Primi con merito, con una squadra che supera tutte le difficoltà, a cominciare dal Covid 19 per finire alle soste o ai ritmi forzati e agli infortuni, senza parlare della crisi finanziaria di Suning. Staff solido, voglia di vincere, compattezza, solidità, connubio stretto allenatore-giocatori, tutti in fiducia. Se questa sera lo spettacolo non è stato eccezionale, poco importa, perchè la grande concentrazione, il gruppo coeso e la massima attenzione anche al minimo dettaglio hanno fatto la differenza, contro un Bologna ostico e difficile che ha macinato gioco, ha fatto la partita, ma non ha avuto precisione negli ultimi sedici metri, anche perchè la perfezione difensiva dell’Inter, a cominciare dall’ottimo Ranocchia che si fa trovare sempre pronto quando viene chiamato, ha letteralmente impedito ai giocatori rossoblu di finalizzare. Ancora Lukaku a segno, al 31°, approfittando di un cross di Bastoni che aveva scambiato velocemente con Young, mettendo in crisi tutto il reparto difensivo del Bologna, questa volta prima di testa, poi di piede, raccogliendo la palla che aveva preso il palo per intervento del portiere. Questo gigante infallibile, punta di diamante, grandissimo finalizzatore, sta battendo tutti i record possibili, avvicinandosi a Meazza, a Ronaldo, a Bobo Vieri, con umiltà, dedizione, spirito di gruppo, grazie a Conte che lo ha tenacemente voluto. All’inizio del secondo tempo sfuriata del Bologna, ma è l’Inter che coglie il palo con Lautaro al 50°, su assist di Brozovic che, in seguito, forse per stanchezza fa due errori a centrocampo, fortunatamente rimediati dall’ottima difesa. In definitiva l’Inter, coriacea, volitiva e granitica, ad immagine e somiglianza di Antonio Conte, porta a casa il risultato che sembrerebbe striminzito, ma non lo è affatto, data la grande importanza del passo che si allunga. Encomiabile, per finire, la tenuta atletica che, dopo la lunga sosta, non era affatto scontata, considerato anche l’impiego di molto giocatori nelle nazionali di appartenenza. Allora, Inter avanti tutta ed auguri di una Pasqua serena.