Carissimi amici nerazzurri e simpatizzanti tutti, l’Inter come il Real Madrid, specialista in “remuntada”, ovvero rimonta, a dir poco eccezionale, nonostante la grande pressione per rimanere attaccata alla volata scudetto. I primi 25 minuti sono stati tutti a favore dell’Empoli che, con due belle giocate dal basso, hanno realizzato due bei gol, il primo con Pinamonti, ancora di proprietà della beneamata, che non ha esultato, il secondo con l’ottimo Asllani e con la complicità di De Vrij, che non ha letto bene l’azione, entrando in ritardo. Un colpo mortale che avrebbe ammazzato un toro. L’Inter ha reagito, ha cominciato a macinare gioco per merito di Calhanoglu e Barella, al quale viene negato un rigore nettissimo per un atterramento in area in seguito ad una spinta evidente, ha corso sulle fasce e al 40° ha accorciato le distanze grazie ad una incursione di Dimarco che ha effettuato un cross teso sul quale è intervenuto Romagnoli, facendo autogol e, cinque minuti dopo, ha pareggiato con un gol bellissimo di Lautaro Martinez, su passaggio di Calhanoglu, smarcato dall’infaticabile generoso Barella. Meraviglia! Allo scadere l’inossidabile Perisic sta per completare l’opera, ma Vicario compie un autentico miracolo sulla conclusione a volo a botta sicura. Tutta San Siro inneggia ai suoi beniamini ed il secondo tempo l’Inter è padrona del campo e crea tantissime occasioni, sventate dal portiere dell’Empoli in stato di grazia che nulla può fare al 64° su tap in perfettamente celere di Lautaro Martinez che esulta,levandosi le maglie, sommerso dai suoi compagni e dallo staff.Rimonta completata. Gioia immensa, ma Lautaro non può evitare l’ammonizione. Nulla quaestio, perchè l’Inter ha soluzioni e tutte le possibilità per vincere la partita agevolmente, al 70° vengono effettuati i cambi, D’Ambrosio per Dimarco, Dzeko per Lautaro, cui viene tributala la standing ovation, Vidal per Calhanoglu. L’Inter gioca bene, l’Empoli non punge più, piovono occasioni per Correa, Dzeko che coglie il palo, Sanchez; Vicario continua ad ergersi baluardo, ma cade ancora nel finale per merito di Sanchez, su passaggio di Dzeko con velo di Vidal. Inzaghi ha gestito bene ancora una volta le sostituzioni, anche in vista della finale di Coppa Italia di mercoledì con la Juventus, ha fatto rifiatare Dumfries, inserendo Darmian e riposare Correa per Sanchez che ha anche segnato. L’Inter stasera ha dato un segnale molto forte, può vincere entrambe le competizioni. Nessun rimpianto per qualche errore fatto, ora non ce ne devono essere più. Aspettiamo quelli degli altri. Meritiamo assolutamente di vincere questo scudetto. Mancano due partite, da vincere entrambe. Speriamo di mantenere il vantaggio. Concentrazione, grinta, qualità non ci mancano. Spero solo possa essere recuperato Bastoni, per me indispensabile nell’assetto difensivo. Forza Inter!!!!!!!!
Francesco Mininni opinionista Inter Club Bari