Carissimi amici nerazzurri e simpatizzanti tutti, è con grande orgoglio che plaudo alla meravigliosa partita di ieri all’Olimpico di Roma, teatro del derby d’Italia, in una cornice splendida, adatta alle grandi occasioni, preceduta dall’inno di Mameli, cantato con pathos dalla bravissima e bellissima Arisa. Lo spettacolo comincia subito, al 7° passa in vantaggio l’Inter, con un eurogol di Barella, su sviluppo di un’azione partita da calcio d’angolo, con Perin immobile. Ma la Juve non ci sta, troppo importante la posta in palio, pian pianino riprende le redini del gioco e si affaccia pericolosamente nell’area dell’Inter che trova un eccezionale Handanovic, in almeno due occasioni, su Dybala e su Vlahovic che tengono in apprensione i difensori nerazzurri che, in ogni caso tengono bene. Solo un tiro pericoloso di Brozovic alla fine di una ripartenza che va poco alto sulla traversa. Nell’intervallo Allegri carica i suoi che scendono in campo nel secondo tempo molto determinati, quasi assatanati, tanto che realizzano due gol in due minuti, al 50° e al 52°, prima con Alex Sandro su un fortunoso rimpallo, poi con Vlahovic lanciato in campo aperto da Dybala , approfittando di un altro rimpallo su Handanovic , nonostante il tentativo in extremis di Skriniar sulla linea, non riuscito. Situazione capovolta e Juventus che cerca di chiudere la partita, con l’Inter che non si arrende, non si perde d’animo, ma reagisce. Intelligentemente Inzaghi, al 63° opera i cambi, Correa invece di Dzeko, Dimarco per D’Ambrosio, Darmian al posto di Dumfries. Il gioco comincia a crescere, grazie agli esterni e, all’80° Calhanoglu pareggia con un rigore perfetto per fallo di Bonucci su Lautaro. Allegri comincia a preoccuparsi, all’84° entra Arthur ed esce uno stremato Chiellini, al 91° per l’Inter entrano Vidal e Sanchez al posto di Calhanoglu e Lautaro che non la prende bene. Comincia il supplementare e, al 98° l’Inter passa in vantaggio con un altro rigore sacrosanto per fallo di De Ligt su De Vrij. Esecuzione impeccabile di Perisic che al 102° compie un autentico capolavoro, servito da Dimarco: il croato controlla con il destro e spara un missile mancino all’incrocio dei pali che batte imparabilomente Perin. Chapeau! Al 104° Allegri va in confusione, litiga con la panchina dell’Inter e viene espulso dall’ottimo Valeri. Da allora in poi non c’è più partita, la Juventus arranca, l’Inter controlla, Inzaghi sosituisce Dimarco con Bastoni al 116°, per preservare l’area di rigore. L’Inter vince con merito la sua ottava Coppa Italia, in un tripudio generale. Un trofeo che mancava dal 2011 che cerifica il grande lavoro svolto dal mister e da tutto lo staff. Ieri l’Inter ha DIMOSTRATO DI ESSERE LA PIU’ FORTE, PER AMMISSIONE NEL POST PARTITA SIA DI CHIELLINI CHE DI ALLEGRI CHE HA PARLATO DI RABBIA CHE GLI E ‘ RIMASTA DENTRO PER NON AVER VINTO NULLA QUEST’ANNO. A noi non resta che sperare ancora nello scudetto, nonostante il grande dispendio di energie fisiche e mentali di ieri sera. In ogni caso partita memorabile. Grazie, ragazzi, continuate a farci sognare.
Francesco Mininni Opinionista Inter Club Bari